Le biblioteche possono essere terapeutiche? La risposta è si! Le storie hanno la capacità di cambiarci a livello emotivo, sociale, comportamentale e psicologico.
La biblioterapia risale all'antica Grecia dove le biblioteche erano considerate luoghi di cura per l'anima, mentre dopo la Prima Guerra Mondiale ai soldati traumatizzati che tornavano a casa veniva spesso prescritto un corso di lettura.
Allo stesso tempo, la scienza dimostra che le storie hanno la capacità di mobilitare alcune parti del nostro cervello
e organismi che facilitano l’empatia, la compassione e la collaborazione.
La Biblioteca del fumetto di Atene e la Settimana dei rifugiati presentano i risultati preliminari del programma pilota
Biblioteche su prescrizione, un programma di prescrizione sociale per le persone che necessitano di supporto per la propria salute mentale, sono soli o isolati, appartengono a minoranze o gruppi vulnerabili, hanno complessi
bisogni sociali che influenzano il loro benessere, o hanno disturbi mentali creati dall'agonia e
dall'impatto della pandemia Covid19.
Il progetto è stato realizzato nell'ambito del programma The Europe Challenge della European Cultural Foundation.
